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Centro Studi Stasa

Wildlife Strike

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libro di Andrea Bomben

Quando Andrea mi spedì il libro per visionarlo ne fui subito incuriosito. Un argomento particolare, di nicchia, eppure talmente importante che è salito alla ribalta in occasione di uno dei più spettacolari salvataggi nella storia dell’aviazione, che avvenne quando uno stormo di anatre entro nei motori dell’Airbus pilotato dal Comandante Chesley Sullenberger devastandoli e provocando una perdita di spinta quasi totale. L’aereo poteva solo scendere e quindi era necessario trovare, in tempo reale, la decisione giusta per salvare l’aereo e i suoi occupanti. Il Comandante, in una frazione di secondo, ritenne che non fosse possibile raggiungere alcun aeroporto e che la decisione più giusta fosse quella di tentare un ammaraggio sul fiume Hudson. La cosa riuscì senza comportare alcun danno ai passeggeri e il Comandante “Sully” passò giustamente agli annali come l’eroe dell’Hudson.

Questa vicenda però ci indica anche che il birdstrike è uno dei fenomeni più insidiosi in volo e che deve essere conosciuto, metabolizzato ed affrontato con consapevolezza. Personalmente, ho avuto delle esperienze legate all’impatto con volatili che mi hanno portato ad approfondire il tema, ma ritengo che una pubblicazione come quella del Comandante Bomben sia degna della massima considerazione perché approfondisce, analizza, spiega in termini chiari e comprensibili quali sono i pericoli legati al birdstrike.

Nella mia attività di scrittore sono partito dall’interesse verso una materia, che pochi hanno trattato in lingua italiana, concentrandomi sulle cose che avrei voluto (anzi, dovuto) leggere quando ero un giovane pilota senza esperienza. Lo stesso ha fatto Andrea, che ha egregiamente sintetizzato la materia, strutturandola molto bene e apportando un valore aggiunto al dibattito sulla sicurezza in campo nazionale.

Tra l’altro sono convinto che tali pubblicazioni non siano molto diffuse anche all’estero, nonostante il problema sia ubiquo, riguardi tutti i piloti del mondo e sia molto rilevante per la sicurezza del volo.

Chiudo con un aneddoto che riguarda la mia esperienza di pilota. Il corso comando è uno dei periodi più critici dal punto di vista della valutazione finale per assegnare le funzioni da comandante. Durante la fase finale di questo corso, stavo atterrando all’aeroporto di Bari. Dietro di me il Comandante esaminatore che osservava il mio comportamento per stilare il giudizio di idoneità, ma rimanendo muto per tutto il volo. Accanto a me un pilota molto esperto che era anche più anziano di età di me.

Quando giungemmo in dirittura finale per l’atterraggio a Bari vidi l’inizio della pista, caratterizzato da strisce bianche parallele alternate, come se fossero delle strisce pedonali. In realtà, non sembravano esattamente delle strisce pedonali, ma una sorta di scacchiera bianca e nera. Incuriosito, dissi al copilota “Vedi anche tu quello che vedo io? Non ti sembra strana la threshold?”. Non riuscì a finire la frase che un’enorme nuvola di gabbiani si alzò in volo. Il Comandante esaminatore, muto fino ad allora, disse soltanto: “Riattacchiamo”.

Ero in una condizione particolare, poiché la responsabilità del volo, fintanto che non si è nominati ufficialmente Comandanti è della persona titolare, cioè lui. Da parte mia sapevo che non era una decisione che avrei preso se fossi stato da solo, ma dovetti eseguire il suo ordine. Fortunatamente, la nuvola di gabbiani si stava spostando a Nord della pista e non interessò il nostro percorso durante la procedura di mancato avvicinamento.

A terra ci confrontammo sull’evento e gli feci notare che se gli uccelli entrano nei motori quando questi sono a un numero di giri ridotto fanno un danno minore rispetto ad un impatto che avviene con i motori alla massima potenza, soprattutto se questi uccelli sono di una certa dimensione.

Se il libro di Andrea Bomben fosse stato pane quotidiano per tutti i piloti forse non ci sarebbe stato motivo di effettuare quel de-briefing. Sono passati più di vent’anni da quell’evento, ma sono convinto che ancora oggi le nozioni presenti in questo libro non siano patrimonio comune, perlomeno non con la dovizia di particolari con cui sono stati trattati in questa opera.

Quando una persona mi insegna qualcosa la ricordo sempre con piacere e anche stavolta non posso che complimentarmi con Andrea e ringraziarlo per avere aggiunto qualcosa di nuovo e interessante al mio bagaglio di pilota.