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Centro Studi Stasa

Convegni

EVENTO S.T.A.S.A. 20-12-2022

Il giorno 20 Dicembre si è tenuto, presso il l’hotel Mediterraneo a Roma, il primo convegno di S.T.A.S.A. per il 2022.

Ha aperto i lavori il Presidente che ha ripercorso le vicende interne, che hanno rappresentato uno spunto per una ripartenza che ha visto l’associazione cambiare direzione e velocità. L’azione di riforma interna, istituendo finalmente gli organi e le funzioni necessari a gestire il centro studi, permette oggi di fornire quel volano per le attività con una certa regolarità. Oltre alle questioni amministrative, è stato presentato il nuovo logo e il nuovo sito web che ha riscosso un indubbio successo da parte dei soci che ne hanno apprezzato grafica e funzionalità. Al termine dell’intervento il presidente ha lasciato la gestione delle sessioni al dott. Maurizio Scholtze che ha avuto un importante ruolo di armonizzazione degli interventi dei vari relatori che si sono succeduti, enfatizzando gli elementi degni di ulteriore approfondimento post-convegno.

Con grande soddisfazione degli organizzatori, hanno partecipato autorevoli esponenti del mondo dell’aviazione civile e militare, come il Prof. Bruno Franchi, presidente di ANSV, che ha illustrato le nuove sfide del trasporto aereo cui andremo incontro nei prossimi anni, il Gen. Giampaolo Miniscalco, che ha esposto le problematiche relative al volo da diporto e sportivo, il Direttore generale dell’Aeroclub d’Italia, il Gen. Roberto Di Marco, responsabile della sicurezza volo dell’Aeronautica Militare, che con altrettanto interessante e ricca presentazione ha illustrato il punto di vista delle forze armate per quanto riguarda le nuove sfide a tutti i livelli, enfatizzando il ruolo della logistica nell’assicurare adeguati livelli di protezione dei voli. IL convegno è stato molto intenso e ricco di contenuti. Per STASA hanno esposto le relazioni il Comandante Gaia Villani, con un intervento sui droni, il Dott. Filippo Tomasello, che ha arricchito con nuovi punti di vista, proponendo una revisione del sistema sanzionatorio riguardante i droni. L’Ing. Alessandro Perillo ha presentato un’illuminante punto di vista sul tema della certificazione e manutenzione dei droni, che oggi sembrano sfuggire alla pervasiva regolamentazione che si applica agli altri aeromobili.

il Comandante Renzo Pisu ha esaminato il settore cargo, mostrando come l’enorme potenziale dell’Italia sia poco o per niente utilizzato da compagnie italiane.

Una altrettanto illuminante presentazione da parte del Dott. Gianni Rossi ha messo in luce il problema strutturale che riguarda le compagnie aeree italiane di trasporto aereo che focalizzandosi solo sul trasporto passeggeri non riescono a tenere la competizione globale con vettori che invece operano su tutta la filiera aeronautica, come leasing, catering, manutenzione, GDS, ground services, e altro.

L’avvocato Riccardo Bucci ha trattato il tema del demansionamento del dipendente in un’ottica di ristrutturazione che ha afflitto quasi tutte le compagnie aeree durante e dopo il COVID, evidenziando come la tematica del lavoro sia da analizzare a 360° e non soltanto per quello che concerne il salario per la prestazione.

L’Ing. Mauro Pacella ha messo in evidenza analogie e differenze tra aviazione e ferrovie, partendo dal presupposto che STASA nasce ai suoi albori proprio per cercare di far migrare le competenze sviluppate nel ramo aviation riguardo la sicurezza negli altri settori ad alta complessità. La sua presentazione è stata molto ben articolata e ha evidenziato anche aspetti che solitamente sfuggono ai più.

Il Comandante Ferdinando Restina ha esposto in maniera eccellente, sul solco tracciato dal collega Pacella, un’applicazione dei criteri aeronautici per analizzare un caso in sanità. Sebbene le lunghe ore di dibattito abbiano un po’ fiaccato l’audience, Ferdinando è riuscito con maestria a tenere alta la curva dell’attenzione, riscuotendo un meritato successo.

Last but not least, il Comandante Micaela Scialanga, membro di STASA e segretario di ITAPA (Associazione italiana degli Psicologi dell’Aviazione) è intervenuta sul tema: “Obiettivo safety: ambiti di intervento della psicologia dell’aviazione”, con enfasi sull’importanza del mantenimento del benessere psicofisico dei professionisti dell’aviazione civile ed i programmi di support programme sviluppati con l’impiego di peers specializzati.

In conclusione di giornata, il Presidente ha brevemente sintetizzato il significato della giornata, con l’apertura di alcune aree che potrebbero vedere STASA in chiave propositiva nei confronti del legislatore laddove vi siano delle aree di ambiguità, dove occorre far riferimento all’analogia iuris per normare alcune fattispecie di difficile inquadramento. I droni sono un caso tra i tanti.

Al termine, sono state consegnate le spillette con il nuovo logo STASA, simbolo di aggregazione e di coinvolgimento dei soci nel nuovo corso iniziato alla metà del 2022.

Il buffet offerto ai partecipanti ha suggellato nel migliore dei modi l’evento che ha riscosso un meritato successo sia per la qualità degli interventi sia per la location che è prestigiosa ed accogliente.

Non resta che darvi appuntamento al prossimo evento del centro studi che non tarderà a manifestarsi.

Convegno Flyfuture 25 maggio 2022

Il convegno, organizzato da Luciano Castro e la sua organizzazione, è rivolto soprattutto ai giovani che vogliono intraprendere una carriera in ambito aeronautico. Hanno partecipato rappresentanti di tutti i settori, dalle scuole di volo ai professionisti che lavorano in linea, dagli esperti di mongolfiere ai piloti collaudatori.

È stata un’occasione unica per raggruppare in un unico contesto tutti gli attori del settore aeronautico per creare sinergie, ispirare le future generazioni, creare connessioni all’interno di un dominio che vede aumentare la complessità e la dispersione di competenze.

Per STASA ha partecipato il Presidente, Com.te Antonio Chialastri, relatore nella conferenza di apertura del 25, tenendo poi una lectio magistralis sul trasporto aereo il giorno 26 maggio, alla presenza numerosa di studenti e di giovani piloti che cercano di orientarsi in questo interessante, ma complesso ambiente quale è il trasporto aereo di oggi.

L’edizione sarà ripetuta anche nel 2023, tenendo fermo il format che ha riscosso un indubbio successo. A seguito dei contatti con Fly-Future, STASA ha firmato un protocollo di intesa per una duratura e proficua collaborazione foriera di reciproche soddisfazioni.

Convegno a conclusione della ricerca dell’Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale (ASGP) in collaborazione con ANACNA (Associazione Nazionale Assistenti e Controllori della Navigazione Aerea)

E’ stata una ricerca importante perché ha toccato un tema complesso afferente alla gestione del rischio aeronautico visto dalla prospettiva di una figura che svolge una professione impegnativa e stressante a così detto rischio autorizzato, come il controllore del traffico aereo. Ci troviamo in un contesto altamente complesse caratterizzato da sistemi, come è stato detto da numerosi relatori, ad alta affidabilità che utilizza tecnologie altamente sofisticate e quindi è un banco di prova estremamente impegnativo. E quindi anche sotto questo profilo questa ricerca si è rilevata molto utile  anche per l’approccio interdisciplinare che è stato seguito in alcune relazioni.

Il fulcro di questa ricerca, è stato affermato, è essenzialmente quello della riconduzione a ragionevolezza di una sfera di responsabilità, quale quelle del controllore del traffico aereo che è andata dilatandosi nel tempo probabilmente in modo eccessivo con rischio di imputazioni per la mera posizione di garanzia ricoperta e quindi a detrimento, come emerso da più di una voce, della sicurezza del volo. In particolare dall’intervento del dottor Fabio Croccolo (v. allegata presentazione), Presidente del Comitato Just Culture promosso da STASA e dirigente generale Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili, è emerso che sono in ballo proprio l’esigenza di sicurezza perché approcci irragionevoli al rischio vanno a scapito proprio di quelle esigenze di sicurezza che tutti vogliono salvaguardare. E quindi ci troviamo anche qui di fronte alla responsabilità colposa che con sempre maggiore in frequenza viene tirata in ballo. Questa espansione dell’aria della responsabilità incide negativamente su un sistema di diritto penale che vuole essere moderno evoluto ed in linea con gli indirizzi internazionali. La eccessiva dilatazione della responsabilità colposa e di posizioni di garanzia che tende a divenire egemone – in molte professioni di chi opera in organizzazioni complesse- finisce con l’enfatizzare la blame culture a scapito della just culture. Occorre viceversa valorizzare il momento preventivo proattivo unica strategia che può portare a un incremento degli standard di sicurezza. Cultura della colpa che compromette tutta quella attività di prevenzione che si fonda sulla necessità di condividere i dati che provengono da inconvenienti /mancati incidenti e quei segnali deboli, quelle situazioni di anomalia che non si sono poi concretizzate in un incidente grave. Questa condivisione, questa reportistica diffusa, è stato detto, dovrebbe essere un po’la strada maestra per arrivare ad elevare lo standard di diligenza e anche la capacità predittiva di certi eventi indesiderati. E per fare questo però bisogna bandire, come affermato prima da Forti e successivamente da Croccolo, questo approccio accusatorio colpevolista caratterizzato da eccessi giurisprudenziali, perché questo porta inevitabilmente a nascondere le falle del sistema.