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Centro Studi Stasa

Corso TETRIS

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L’evoluzione del gioco del Tetris, nato dal genio di Alexander Pajitnov negli anni ’80, rappresenta benissimo l’evoluzione della concezione dei sistemi complessi. La ricchezza e la dinamicità della sua matrice vanno ben oltre l’interfaccia ludico comunemente conosciuta. Infatti, in un’ottica di computer science, la complessità computazionale del Tetris dimostra che le riduzioni polinomiali non portano mai ad una soluzione definitiva ma sfociano continuamente in uno stato di equilibrio instabile. L’unica soluzione finita (statica, in equilibrio) è quella del game over, ossia dell’incidente. Le HRO (High Reliable Organization) si interfacciano costantemente con questo tipo di problematiche e lavorano in maniera incessante alla ricerca della sicurezza. L’automazione, se da un lato ha contribuito ad abbassare il carico di lavoro ha al contempo abbassato pericolosamente il livello di abilità basiche dell’operatore umano, il cui ruolo resta però decisivo in un sistema congiunto che, come nel gioco del Tetris, deve adattarsi rapidamente alle eccezioni, anomalie e sorprese nel normale flusso di lavoro. La domanda da porsi oggi è: Esiste un limite oltre il quale l’automazione diventa un ostacolo e non più una risorsa in grado di abbassare efficacemente il carico di lavoro e contemporaneamente evitare l’errore umano? E se esiste, è quantificabile o, quanto meno, individuabile univocamente? Possono gli studi psico-sociologici e le neuroscienze cognitive aiutare a comprendere quale sia il limite oltre il quale l’automazione diventa deleteria nel campo della sicurezza?

Dagli anni ‘70 ad oggi la tecnologia spaziale ha completamente modificato il modo di vivere dell’essere umano sulla terra, sia nella routine quotidiana che nell’attività professionale (i.e. NASA Spinoff, 1976). Anche gli oggetti o i programmi più elementari che usiamo a casa o a lavoro hanno spesso una storia legata a particolari filosofie costruttive, a cambiamenti di paradigma progettuale (di solito in corso d’opera) e, soprattutto, ad un lungo cammino di interfaccia tra uomo e macchina (non esente da fallimenti e incidenti).

La storia ci insegna che il confronto tra diversi ambiti scientifici e la compenetrazione delle conoscenze e delle pratiche ha spesso portato a balzi in avanti nei record di sicurezza.

Il Corso che il Centro studi STASA presenta, poggiando sulla multidisciplinarietà e attraverso l’analisi di diverse situazioni lavorative e l’approfondimento sulle criticità che in esse si presentano, in particolare nella relazione tra l’uomo-operatore e lo strumento che utilizza, si prefigge di fornire al frequentatore un percorso ricco di concetti e di esperienze tra loro logicamente combinati, come gli elementi del Tetris, che possono essere positivamente mutuati in diversi settori d’impiego ed in particolare in quelli connotati da alta complessità.