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Centro Studi Stasa

CONFERENZA S.T.A.S.A. CASA DELL’AVIATORE 18 maggio 2012

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CULTURA DEL RISCHIO NELLE ORGANIZZAZIONI PRODUTTIVE COMPLESSE E NUOVI ORIZZONTI LEGISLATIVI NEL SISTEMA TRASPORTI

Conferenza del Centro studi Stasa “Per una nuova cultura del rischio aeronautico”
Roma, Italia – Il convegno organizzato di concerto con il Centro studi militari aeronautici presso la Casa dell’aviatore a Roma.

(WAPA) – Ben calibrato e di sicuro interesse l’argomento trattato dal centro studi Stasa (Centro studi trasporto aereo sicurezza e ambiente). Nel corso del convegno che si è tenuto ieri presso la Casa dell’Aviatore a Roma, in una sala affollata prevalentemente da addetti al settore ed attenta, il presidente di Stasa ha illustrato incisivamente ma con dovizia di riferimenti legali e normativi il punto in Italia e nel mondo del concetto di “Just culture”, cioè il concetto che sempre più si va facendo strada nel mondo tecnologicamente avanzato, che all’interno di specifiche attività ad alta specializzazione e ad elevato carico di responsabilità (piloti, operatori di centrali atomiche, controllori del traffico aereo, medici), l’unica strada percorribile per cercare di migliorare la sicurezza operativa (safety) è quella di non punire chi in buona fede sbaglia, anzi invitarlo a denunciare l’accaduto per evitare che il fatto possa ripetersi. Il presidente Barra ha poi ceduto la parola al dottor Sholtze, che ha illustrato un caso di studio, ovvero il tragico evento che Il 1° luglio 2002 coinvolse il volo Bashkirian Airlines 2937 ed il volo cargo DHL 611, causando la perdita di 71 vite umane. Si sarebbe potuto evitare l’incidente? Forse sì, con una nuova cultura sistemica orientata alla prevenzione, ha concluso il responsabile dell’ufficio studi di Stasa. L’iniziativa è senz’altro da incoraggiare e da plaudire.